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C'era un pagano che come me
di Gianni Caviandi

C'era un pagano
che come me, odiava Affuso
senza un perché
il caccabrutto, veniva da
Broccafangosa la putrida.
Non era bello
e intorno a sé aveva il deserto se
lui criticava come per tre
il Sommo Affuso e il Sindaco.
Lui criticava la Loggia, ma
ricevette una nottola
al cricetismo si convertì
adesso è un bravo cricetide.
Stop! paganità
Stop! pagani Stop!
Gli han detto vieni a Brocca
e mangiati un semin...

Ayayayaya squeakkk!

C'era un pagano
che come me, odiava Affuso
senza un perché
girava il mondo, ma poi un dì
divenne un bravo cricetide.
Capelli unti non porta più,
non uggiola e grugnisce più
e lui la decima sempre dà
in verze, noci e pistacchi sìssì.
Ora ha più amici, ora ha dei fans,
vede i pagani cadere giù:
nella palude non tornerà
adesso è un bravo cricetide.
Stop! paganità
Stop! pagano. Stop!
In posta il conto più non ha
ma in banca in Svizzera

Ayayayaya squeakkkk!!

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